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Sedia a rotelle o carrozzina invalida
La carrozzina può essere un problema.
Ci sono vari modelli di diverse dimensioni, rivestiti in pelle o materiale sintetico con spazio per le gambe o no.
Se il paziente è rigido o paralizzato, ci sono vari modelli con differente inclinazione dello schienale. Ci sono carrozzine che hanno un tappo per la manutenzione della testa e un tavolino davanti.
Il modello si sceglie insieme con il medico di base e con il fisioterapista; la cosa più importante è che il paziente ci si possa sentire comodo.
In inverno, ci si può sedere su una coperta di lana e avvolgere le spalle e le ginocchia per la protezione dal freddo: quando manca il movimento, il corpo subito prende freddo.
In estate, invece, abbiamo bisogno di coprire la carrozzina con tessuti di cotone che assorbono il sudore.
Ogni genitore può decidere al meglio ciò che serve per il proprio malato.
Letto
I problemi non finiscono mai.
Se questo è vero per tutte le famiglie, per noi che abbiamo a casa un bambino con paralisi cerebrale vale al 100%.
abbiamo problemi infatti anche con i letti per i malati.
Se hanno problemi più gravi, abbiamo bisogno di un letto speciale. Il letto può essere a rotelline e si può mettere più giù e più su o a metà si può anche girare in su o in giù.
È costruito in questo modo per dare un aiuto per la schiena, le spalle, la testa o le gambe.
Si può prendere presso i negozi che hanno articoli sanitari, così come il girello, la carrozzina per l’invalidità, le scarpe ortopediche, i pannolini.
A noi servono solo questi. So che in questi negozi si possono anche prendere bastoni, stampelle, e diversi girelli. Tutto ha un suo periodo di utilizzo.
Quando non si usano più, vi restano, anche in base al fatto che siano rovinati oppure no. Anche per quanto riguarda il cuscino, va scelto ciò che soddisfa il vostro malato.
I malati che trascorrono grande parte del tempo a letto hanno bisogno di un materasso gonfiabile, per il corpo è meglio, perché non si bagna e rimane fresco, sempre mantenere la temperatura costante sotto il corpo e con la sua forma specifica massaggia il corpo. Non si rischiano ferite.
Coperte e lenzuola:
niente di diverso da quello che utilizza la famiglia.
Se avete problemi durante la notte, se si bagna, dovrebbe dormire con un pannolino.
Per esempio io, se non si alza la notte, sotto metto la traversa standard, che prendo in farmacia o metto la tela cerata, ma deve avere sopra sempre le lenzuola di cotone, piegate qualche volte per far star comodo il corpo.
Viaggio
Nelle famiglie che soffrono di paralisi cerebrale, le cose succedono in modo diverso. Anche un viaggio di riposo, che potrebbe essere svago e intrattenimento, per noi è un problema.
Voglio condividere con voi, cari i miei lettori, come riesco io, per risparmiarvi inutili tensioni. Il viaggio comincia preparando giorni prima l’evento, cercando di non far vedere a mia figlia la confusione, perché subito diventa nervosa. Per lei prendo sempre più di un bagaglio con pannolini, salviette umidificate, asciugamani, un paio di bottiglie di acqua per lavarla per strada, se vomita o si sporca.
In macchina ho vicino a me sempre una tazza di plastica e una bottiglia con acqua. Dietro tutta la macchina è per me e lei; sotto di noi metto tovaglie di plastica e dopo sopra lenzuola di cotone e tanti asciugamani in caso vomitasse, come succede con noi.
La carrozzina piegata nel baule con
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Sedia a rotelle o carrozzina invalida
La carrozzina può essere un problema.
Ci sono vari modelli di diverse dimensioni, rivestiti in pelle o materiale sintetico con spazio per le gambe o no.
Se il paziente è rigido o paralizzato, ci sono vari modelli con differente inclinazione dello schienale. Ci sono carrozzine che hanno un tappo per la manutenzione della testa e un tavolino davanti.
Il modello si sceglie insieme con il medico di base e con il fisioterapista; la cosa più importante è che il paziente ci si possa sentire comodo.
In inverno, ci si può sedere su una coperta di lana e avvolgere le spalle e le ginocchia per la protezione dal freddo: quando manca il movimento, il corpo subito prende freddo.
In estate, invece, abbiamo bisogno di coprire la carrozzina con tessuti di cotone che assorbono il sudore.
Ogni genitore può decidere al meglio ciò che serve per il proprio malato.
Letto
I problemi non finiscono mai.
Se questo è vero per tutte le famiglie, per noi che abbiamo a casa un bambino con paralisi cerebrale vale al 100%.
abbiamo problemi infatti anche con i letti per i malati.
Se hanno problemi più gravi, abbiamo bisogno di un letto speciale. Il letto può essere a rotelline e si può mettere più giù e più su o a metà si può anche girare in su o in giù.
È costruito in questo modo per dare un aiuto per la schiena, le spalle, la testa o le gambe.
Si può prendere presso i negozi che hanno articoli sanitari, così come il girello, la carrozzina per l’invalidità, le scarpe ortopediche, i pannolini.
A noi servono solo questi. So che in questi negozi si possono anche prendere bastoni, stampelle, e diversi girelli. Tutto ha un suo periodo di utilizzo.
Quando non si usano più, vi restano, anche in base al fatto che siano rovinati oppure no. Anche per quanto riguarda il cuscino, va scelto ciò che soddisfa il vostro malato.
I malati che trascorrono grande parte del tempo a letto hanno bisogno di un materasso gonfiabile, per il corpo è meglio, perché non si bagna e rimane fresco, sempre mantenere la temperatura costante sotto il corpo e con la sua forma specifica massaggia il corpo. Non si rischiano ferite.
Coperte e lenzuola:
niente di diverso da quello che utilizza la famiglia.
Se avete problemi durante la notte, se si bagna, dovrebbe dormire con un pannolino.
Per esempio io, se non si alza la notte, sotto metto la traversa standard, che prendo in farmacia o metto la tela cerata, ma deve avere sopra sempre le lenzuola di cotone, piegate qualche volte per far star comodo il corpo.
Viaggio
Nelle famiglie che soffrono di paralisi cerebrale, le cose succedono in modo diverso. Anche un viaggio di riposo, che potrebbe essere svago e intrattenimento, per noi è un problema.
Voglio condividere con voi, cari i miei lettori, come riesco io, per risparmiarvi inutili tensioni. Il viaggio comincia preparando giorni prima l’evento, cercando di non far vedere a mia figlia la confusione, perché subito diventa nervosa. Per lei prendo sempre più di un bagaglio con pannolini, salviette umidificate, asciugamani, un paio di bottiglie di acqua per lavarla per strada, se vomita o si sporca.
In macchina ho vicino a me sempre una tazza di plastica e una bottiglia con acqua. Dietro tutta la macchina è per me e lei; sotto di noi metto tovaglie di plastica e dopo sopra lenzuola di cotone e tanti asciugamani in caso vomitasse, come succede con noi.
La carrozzina piegata nel baule con
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