continua dalla posting 37
Ci deve essere qualcosa che ci faccia assomigliare a queste famiglie e sono altrettanto sicura che siano proprio le famiglie dei malati che possono comprendere quel qualcosa che manca e che nessuno fino ad oggi ha scoperto.
Sono sicura che solo una persona che ha vissuto tanti anni insieme con i malati può trovare il motivo del perché si sviluppa una malattia tanto brutta. Sono sicura che nessuno cura l’essenza: tutti questi metodi trattano solo le conseguenze. L’essenza rimane intatta.
Questi bambini, 80 anni fa, si trattavano come un rifiuto umano o li uccidevano, i genitori venivano sterilizzati, così come i fratelli e le sorelle. Pensiamo ad Hitler che li ha usati come “prova” nei forni crematori prima di passare poi agli ebrei.
Dopo tutto questo inferno, perché alcuni scienziati fanno fatica a lavorare per un obiettivo comune, ossia trovare una soluzione a questa terribile malattia? Conosco me stessa, mio marito, le nostre famiglie... Dio perdona tutti...
Guardo attentamente le persone nei video... cerco di conoscerle e di farci amicizia; usufruisco della possibilità di interagire con loro per conoscere altre famiglie nella nostra stessa situazione.
Ci deve essere qualcosa che ci unisce, un prerequisito gioca un ruolo cruciale nei nostri problemi. Ipotesi e idee sono una cosa, ma le prove sono tutt’altro. Vi racconterò quello che ha dato l’ultima spinta al mio ragionamento. Nel nostro centro regionale a Reggio Emilia, c’è un centro ortopedico, dove producono servizi e oggetti necessari per i disabili.
Lavorano su un programma rigoroso per annullare inutili attese o traumi ai pazienti. Noi andiamo lì per ordinare le scarpe ortopediche per mia figlia. Per paura di tardare, una volta siamo andati abbastanza presto.
Ci siamo seduti presso la reception ed eravamo vicini ad altri come noi. Fui proprio sorpresa quando di fianco a mia figlia ho visto la sua “versione maschile”. Il ragazzo era suo coetaneo e sembravano gemelli identici. Mia figlia ha alcuni tratti di mio marito, perciò senza pensare molto, piuttosto presuntuosamente, ho guardato il padre del giovane.
Lui non aveva alcuna somiglianza con mio marito.
Il mio stupore cresceva ogni istante di più, perché, guardando il ragazzo, distinguevo gli stessi movimenti, la stessa spasmodica, gli stessi occhi, la paralisi dei muscoli facciali e gli stessi suoni che usava mia figlia in una situazione particolare. In realtà, sono riusciti subito ad entrare in contatto e mi sembrava che con i loro suoni e i loro gesti poco alla volta stessero socializzando... poi è venuto il loro turno e subito il nostro... questo è tutto, ma per me rimane un mistero...
Conosciamo la causa che porta la malattia, ma il trattamento sarà mai sufficiente? Io continuerò a cercare ciò che fino ad ora è sfuggito, che è la causa principale della sofferenza di questi angeli con corpi terreni.
Quando mia figlia aveva 14 anni, quando le ragazze sane fioriscono come i primi fiori di primavera, io di nuovo e di nuovo ancora ero alla ricerca del miracolo che l’avrebbe aiutata ad essere sana, vivace e bella.
Sono andata nella città di Plovdiv, in un posto consigliato da una conoscente che aveva ricevuto un trattamento per una rara e brutta malattia.
Ho scoperto che erano alieni, individui che vivevano in un’altra dimensione, che cercavano di aiutare noi umani terrestri con tutto il possibile che sapevano e possedevano.
Purtroppo però non potevano aiutare i malati di paralisi celebrale; ne ho parlato in un altro libro che si chiama Incontro con alieni, già uscito in Bulgaria.
Dopo questa esperienza, ancora una volta ho capito che i miracoli a questo mondo non esistono. I miracoli vivono nella fantasia, nei racconti, nelle favole! C’è solo il peso della croce che grava sulla schiena. Ancora una volta la speranza è.....
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Ci deve essere qualcosa che ci faccia assomigliare a queste famiglie e sono altrettanto sicura che siano proprio le famiglie dei malati che possono comprendere quel qualcosa che manca e che nessuno fino ad oggi ha scoperto.
Sono sicura che solo una persona che ha vissuto tanti anni insieme con i malati può trovare il motivo del perché si sviluppa una malattia tanto brutta. Sono sicura che nessuno cura l’essenza: tutti questi metodi trattano solo le conseguenze. L’essenza rimane intatta.
Questi bambini, 80 anni fa, si trattavano come un rifiuto umano o li uccidevano, i genitori venivano sterilizzati, così come i fratelli e le sorelle. Pensiamo ad Hitler che li ha usati come “prova” nei forni crematori prima di passare poi agli ebrei.
Dopo tutto questo inferno, perché alcuni scienziati fanno fatica a lavorare per un obiettivo comune, ossia trovare una soluzione a questa terribile malattia? Conosco me stessa, mio marito, le nostre famiglie... Dio perdona tutti...
Guardo attentamente le persone nei video... cerco di conoscerle e di farci amicizia; usufruisco della possibilità di interagire con loro per conoscere altre famiglie nella nostra stessa situazione.
Ci deve essere qualcosa che ci unisce, un prerequisito gioca un ruolo cruciale nei nostri problemi. Ipotesi e idee sono una cosa, ma le prove sono tutt’altro. Vi racconterò quello che ha dato l’ultima spinta al mio ragionamento. Nel nostro centro regionale a Reggio Emilia, c’è un centro ortopedico, dove producono servizi e oggetti necessari per i disabili.
Lavorano su un programma rigoroso per annullare inutili attese o traumi ai pazienti. Noi andiamo lì per ordinare le scarpe ortopediche per mia figlia. Per paura di tardare, una volta siamo andati abbastanza presto.
Ci siamo seduti presso la reception ed eravamo vicini ad altri come noi. Fui proprio sorpresa quando di fianco a mia figlia ho visto la sua “versione maschile”. Il ragazzo era suo coetaneo e sembravano gemelli identici. Mia figlia ha alcuni tratti di mio marito, perciò senza pensare molto, piuttosto presuntuosamente, ho guardato il padre del giovane.
Lui non aveva alcuna somiglianza con mio marito.
Il mio stupore cresceva ogni istante di più, perché, guardando il ragazzo, distinguevo gli stessi movimenti, la stessa spasmodica, gli stessi occhi, la paralisi dei muscoli facciali e gli stessi suoni che usava mia figlia in una situazione particolare. In realtà, sono riusciti subito ad entrare in contatto e mi sembrava che con i loro suoni e i loro gesti poco alla volta stessero socializzando... poi è venuto il loro turno e subito il nostro... questo è tutto, ma per me rimane un mistero...
Conosciamo la causa che porta la malattia, ma il trattamento sarà mai sufficiente? Io continuerò a cercare ciò che fino ad ora è sfuggito, che è la causa principale della sofferenza di questi angeli con corpi terreni.
Quando mia figlia aveva 14 anni, quando le ragazze sane fioriscono come i primi fiori di primavera, io di nuovo e di nuovo ancora ero alla ricerca del miracolo che l’avrebbe aiutata ad essere sana, vivace e bella.
Sono andata nella città di Plovdiv, in un posto consigliato da una conoscente che aveva ricevuto un trattamento per una rara e brutta malattia.
Ho scoperto che erano alieni, individui che vivevano in un’altra dimensione, che cercavano di aiutare noi umani terrestri con tutto il possibile che sapevano e possedevano.
Purtroppo però non potevano aiutare i malati di paralisi celebrale; ne ho parlato in un altro libro che si chiama Incontro con alieni, già uscito in Bulgaria.
Dopo questa esperienza, ancora una volta ho capito che i miracoli a questo mondo non esistono. I miracoli vivono nella fantasia, nei racconti, nelle favole! C’è solo il peso della croce che grava sulla schiena. Ancora una volta la speranza è.....
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