martedì 14 luglio 2020

115 PARALISI CEREBRALE CORAGGIO

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sulla Terra. 
Ora penso: chi era l’autore e a quale pubblico era destinato? 
Recentemente si è diffusa la teoria di Dolores Cannon. 
Lei è una psicoterapista e tratta con ipnosi profonda. 
Afferma di andare così in profondità nel subconscio dei suoi pazienti, che ottiene informazioni sulle loro vite nelle varie incarnazioni. 
Spiega che nei contatti con i pazienti, si è verificato che tante delle anime in realtà siano nuove, venute dello spazio delle anime volontarie per aiutare il pianeta Terra. 
Esse non sono associate con il karma qui sulla Terra. 
Seguendo altre leggi galattiche, sono venute con noi sulla nostra Terra peccaminosa per fornire un aiuto. 
Se i nostri malati rientrano in questo gruppo, qualcosa che non è mai stato fatto in vite precedenti, non può essere ripetuto nella vita presente, 
in particolare questo è vero per la nutrizione... la mancanza della capacità di masticare. 
La teoria di Dolores Cannon è adatta esattamente allo sviluppo dei nostri malati, 
non importa quanto sia nuova e non confermata ufficialmente... 
questo però è solo il mio punto di vista e qui mi fermo con i miei pensieri. 
In Bulgaria abbiamo uno scrittore, Hristo Nanev, che ha pubblicato 17 libri usciti sui problemi dell’incarnazione. 
Ha praticato centinaia di regressioni e molte di loro avevano problemi gravi, 
probabilmente a causa delle loro vite precedenti in altri pianeti o altre dimensioni. 
Definire le situazioni dei nostri malati semplicemente ritardo o grave ritardo è una consuetudine ormai scontata! 
La differenza tra loro e noi sta solo nel tempo: per loro tutto passa molto più lentamente; 
mia figlia – 
che è quaranta anni – 
sembra averne 18, ma potremmo dargliene anche 15. 
Che significa, qui sulla Terra, nel nostro tempo terreno, 
che uno va avanti nel tempo e un altro no? In che parte del cervello si trova questo punto? Quale parte del cervello è responsabile per il tempo? 
Quali celle lavorano con il tempo per lo svilupparsi normale qui sulla Terra, nel nostro tempo, nella nostra dimensione? 
Su quale parte della cellula lavora il tempo? 
Che processo chimico, fisico o fisiologico nella cella influisce sul tempo? 
Come si può ampliare o ridurre il tempo? 
Come il tempo si trasforma nelle cellule umane? C’è qualcuno che ha lavorato o sta lavorando su questo problema? 
Se ci sta lavorando e ci sono dei risultati, potrebbe essere la vera medicina per i nostri malati! 
Da dove si deve partire? Dove si deve andare? Qual è il fulcro di questi studi? 
Da tutto quello che ho letto, nessuno finora ha cercato in tutto il mondo di lavorare in questo modo. 
Non tocco la ricerca, non approfondisco le teorie, perché questo mio libro è fatto a livello familiare, per la vita delle nostre case, quella vita quotidiana dei malati con paralisi cerebrale così complessa ma altrettanto ricca. 
Riuscire a raccogliere informazioni sufficienti per scrivere un altro libro, che continuerà a cercare una risposta alla questione del tempo – il nemico e l’amico dei nostri pazienti – sarebbe per me un compito importantissimo. 
Prima di lasciarvi, voglio raccontarvi quello che ci è successo nella città di Lourdes, in Francia. Eravamo io, mia figlia e un amico davanti alla grotta, dove la Madonna ha parlato a Bernardette, una ragazza francese. 
Come sapete io mi chiamo Dimka e mia figlia Donka. 
Questo nostro amico, proprio davanti alla Madonna, ci ha detto: 
«I vostri nomi, Dimka e Donka, 
suonano davanti a Dio come una campana: 
dim-don, dim-don, dim-don!». 
Se è così, noi due suoniamo nel tempo che Dio ci ha dato qui sulla Terra. 
Din-don, dim-don, dim-don... 
Non abbandonate i vostri figli malati di paralisi celebrale. 
Loro sono angeli con corpi terreni.
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