giovedì 9 luglio 2020

40 PARALISI CEREBRALE CORAGGIO

continua dallo posting 39...
viene in mente, è necessario iniziare a rafforzare il loro potenziale spirituale. 
Questa è la chiave che apre la loro porta, la loro mentalità: devono essere sicuri che tutto sarà fatto per il loro bene e che coloro che lavoreranno con loro li ameranno, li rispetteranno, che siano amici sinceri. 
Lo so che siamo attenti a tutte le novità in medicina che aiutano per il trattamento e lo sviluppo dei nostri malati. 
Quando decidiamo di applicarlo su di loro, devo pensare bene se nel nostro caso è applicabile oppure no. 
Ti devi chiedere sempre: il nostro malato è a un livello psicomotorio abbastanza alto per svilupparsi di più? 
Possiamo raggiungere dei benefici? I nostri malati sono cosi diversi che nel mondo non possiamo trovarne due uguali. Per questo motivo, sempre, prima di aggiungere qualche trattamento, dobbiamo essere certi dei traguardi raggiunti. 
Chiedo scusa di miei cari lettori, ma voglio aiutare nel profondo, e dare coraggio e pazienza alla vostra vita, lo so che lo ripeto tante volte, ma scrivo per tutto quello che mi fa male: Carissimi fratelli e sorelle del destino, non abbandonate suoi figli! 
Adesso con internet è MEGLIO. 
Possiamo conoscerci, contattarci, aiutarci con consigli e la nostra esperienza, con le nostre conoscenze anche sui dottori, i diversi metodi, i modi di trattare ecc. 
I trattamenti dei malati devono essere seguiti dal medico di base e dalla famiglia, che conosce il paziente e il suo sviluppo. Il mio consiglio è che le famiglie non devono avere fiducia in qualche clinica od ospedale, solo perché loro fanno grande pubblicità su internet, TV, o hanno belle clip su YouTube. 
Il mio consiglio è di trovare pazienti che realmente hanno trovato aiuto in queste cliniche, e va bene se potete vedere con i vostri occhi, anche con Skype. 
È l’unico modo per  capire se tuo figlio, in base alle proprie potenzialità, potrà essere realmente aiutato. 
Fino a qui ho parlato dei problemi fisici legati alla paralisi, ma i nostri malati, però, sono umani come noi e ogni tanto hanno anche male alla gola, ai denti, agli occhi ecc.; come noi sentano male e come noi dovrebbero essere trattati anche in questi casi. 
Questi malati, quando non parlano, non possono dire dove sentono male. 
Noi viviamo con loro, sono nostri figli, nostra sangue, hanno i nostri sentieri, noi siamo il loro universo, dobbiamo fare anche l’impossibile per capirli. 
Questa è l’intuizione di una madre. È geneticamente incorporata. Non dovreste avere paura di usarla. 
Dobbiamo imparare a scrutare nel profondo. Pensare ora ciò che sentiamo noi e ciò che potrebbe sentire il nostro malato. Vi serve tempo. 
Intuitivamente, è solo un momento, ma è il vostro momento di profonda concentrazione. Vi faccio alcuni esempi: - se il vostro bambino ha mal di gola, subito cambia l’odore del respiro, spero lo sappiate; - se ha mal di denti o gengive, dipende da quanto c’è infezione; l’odore del respiro infatti di nuovo cambia, è diverso da quello della gola; - se l’infezione è alle gengive, alla radice del dente, non c’è più odore, ma se fate scorrere un dito lungo le gengive, potete capire dal rigonfiamento dov’è l’infezione; - se è qualcosa di serio, si gonfia la guancia ed è chiaro. Uno dei problemi, a questo punto, è come andare dal dentista. Chi non lo ha passato, non lo sa. 
Andiamo io, mio marito e mio figlio e, quando mia figlia era molto piccola, prendevamo anche qualcun altro. Oltre al dentista c’era più di un assistente. 
Cosa si può fare? In realtà si può solo togliere il dente e la maggior parte puliscono dal tartaro. Con noi è così. 
Spero però che per voi le cose vadano meglio. Adesso,....
dopo cercate posting 41 

Nessun commento:

Posta un commento