lunedì 29 giugno 2020

9 PARALISI QEREBRALE CORAGGIO

.........................
............
sorelle, i vostri cugini di primo grado e i loro figli – sicuramente vi saranno vicini e sapranno darvi una mano. In questo ambiente di solito si festeggiano le feste cristiane, i compleanni e gli onomastici, i matrimoni e i battesimi, e così via. 
Ci sono due modi per festeggiare:
 1) una volta vengono in casa vostra i genitori del marito, la successiva quelli della moglie, e vi danno la possibilità di riposare e divertirvi un po’; 
2) le feste le festeggiate sempre in vostra casa, così anche il bambino malato può festeggiare con tutti.
 Il problema, in questo caso, è che il lavoro di organizzazione e pulizia, prima e dopo, ricade su di voi... e il vostro lavoro di assistenza non è già tanto? Io di solito usavo la seconda opzione. 
Nonni e nonne: se avete i genitori vivi e in buona salute, cari padri e madri di bambini con paralisi cerebrale, essi saranno i vostri migliori e più vicini aiutanti, anche finanziariamente, se potranno.
 Il vostro bambino è anche loro sangue. Amateli, rispettateli e teneteli vicino, e quando non possono più, prendetevene cura come figli, perché nel corso degli anni si potranno ammalare, perdere la memoria e diventare molto simili ai vostri figli. 
Questo è accaduto con i nostri genitori. In ultimo, se avete altri figli, vi aspetta un’altra durissima battaglia: oltre a quella per i vostri figli malati, quella per mantenere unita la famiglia, una battaglia difficilissima. 
Nella vita io ero un ingegnere; la matematica era la base di tutto il mio agire, per questo ho imparato ad affrontare questa dura battaglia allo stesso modo e ora la paralisi cerebrale è il mio essere, la mia vita. Accetto la mia vita e qualsiasi accadimento senza cedimenti di piano. Potrò solo che proseguire, salire, andare avanti, non mi permetto mai di andare giù.......
....continua in altro post....

Nessun commento:

Posta un commento