lunedì 29 giugno 2020

8 PARALISI CEREBRALE CORAGGIO

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con il bambino; il padre invece cerca un nuovo destino. 
Conoscevo due famiglie che sono rimaste insieme, ma le madri sono morte giovani di sofferenza e dolore. 
La mia ricetta è: non importa quanto pesante è la croce sulle nostre spalle. Si deve portare! 
Ci aiutano e ci incoraggiano i nostri figli, carne della nostra carne e sangue del nostro sangue. 
Non importa quanto sono danneggiati. Portano le nostre caratteristiche esterne e le nostre caratteristiche spirituale. 
Solo noi sappiamo come aiutarli a svilupparsi, solo noi possiamo decidere il meglio per loro. Paralisi cerebrale: un ergastolo 
La paralisi cerebrale è un ergastolo senza condizionale! Sì, è vero, è una condanna a vita. Non solo per il bambino nato così. 
Questa convinzione è per noi genitori, per gli altri bambini, per tutti i nonni e le nonne, per i nostri fratelli, per i parenti più vicini, per i vicini e gli amici. 
Perché? 
Bene, iniziamo in ordine inverso. 
Amici: se ne vanno, o vengono a trovarvi per sapere qualche notizia nella vostra vita e dopo lo diranno agli altri; al più cambieranno i pannolini per 1-2 anni, dipende dal numero di figli che hanno, ma voi lo farete tutta la vita. Nessuno ha tempo da perdere e voi siete sempre occupati, preoccupati, un po’ tristi... di certo non una buona compagnia. 
Vicini di casa: se abitate in una casa singola, c’è la possibilità di mantenere relazioni normali con i vicini, ma in un appartamento, dove si sente tutto, ci sono urla e grida. Di solito l’andatura del malato è goffa, con il rumore delle scarpe ortopediche che strusciano ed è difficile vivere così. Perdiamo perciò anche i vicini di casa. 
Parenti: la maggior parte dei parenti – i vostri fratelli e 
......continua in altro post ....

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