martedì 30 giugno 2020

20 PARALISI CEREBRALE CORAGGIO

.. continua dalla 19

stesia. 
Fino all’alba non mi sono addormentata. Alle cinque e trenta sono cambiati i turni. 
Ho sentito un rumore. 
La mia stanza era vicino alla sala operatoria. Urlavano, gridavano, correvano in corridoio ed io sentivo tutto: 
dicevano che la sera avevano dimenticato un bambino in una cuccetta con cui spostavano i bambini quello che andava portato subito nella stanza delle incubatrici. 
Poverino, ho pensato, è stato tutta la notte da solo, al buio, in quella stanza; 
poco dopo ho sentito che lo avevano immediatamente portato in incubatrice. Nessuno mi ha detto niente, ma ancora adesso penso che fosse la mia bambina. 
Quella notte, io ero sveglia e non c’era stato nessun altro parto. Penso che abbiano fatto finta che quel bambino fosse rimasto per sbaglio. 
Andavo avanti e indietro per i corridoi vuoti, quando era già tardi e non c’era nessuno in giro. All’inizio hanno detto a me e alla mia famiglia che il mio bambino era nato con una doppia insufficienza cardiaca e che non sarebbe vissuto più di 2-3 giorni. 
Non mi permettevano di vederlo. 
Il terzo giorno mi hanno finalmente permesso di vederla e il quarto ho iniziato ad allattarla. 
Nella cartella medica c’era scritto che era nata con un difetto cardiaco doppio. Il cuore è l’organo più comune del corpo, poteva anche essere, ma perché aveva anche tante altre ferite? 
Il sanguinamento agli occhi e il distacco del cuoio capelluto erano sicuramenti dovuti alle manovre a vuoto; 
le ferite invece sul cuoio capelluto al forcipe. Solo dopo scoprimmo che era praticamente cieca all’occhio destro e con una paralisi al lato destro del corpo come conseguenza di un’emorragia durata alcune ore, tempo in cui nessuno aveva fatto nulla per lei, per aiutarla... sembrava volessero nascondere qualcosa, c’erano anche dei lividi e poi cosa c’entrava il soffocamento con il difetto cardiaco? 
Con 

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