martedì 30 giugno 2020

18 PARALISI CEREBRALE CORAGGIO

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                          Diagnosi 

La prima battaglia da affrontare con la paralisi cerebrale, almeno per me, ma credo anche per tante altre famiglie, è stata quella di riuscire ad avere in mano una diagnosi certa per la malattia di mia figlia. 
Cari miei fratelli e sorelle nel destino, se avete dei dubbi – malattie durante la gravidanza, problemi alla nascita, problemi genetici in famiglia, diversità confrontando il vostro bambino con i suoi coetanei, ritardo nello sviluppo – non aspettate un solo giorno! Consultatevi con un pediatra o un neurologo! La cosa più importante è quella di avere una diagnosi, che è il fulcro per ulteriori trattamenti, se necessario. 
Con poche parole vi racconterò la mia storia. 
Lo faccio perché non voglio nessuna donna in questo meraviglioso mondo debba sopportare quello che ho dovuto sopportare io. 
Era proprio il giorno del termine della mia gravidanza. 
Alle 7.30 ho rotto le acque. L’ospedale è a otto minuti a piedi da casa mia e sono andata subito. Dalle 8.30 fino a mezzogiorno ho aspettato per avere un consulto, e intanto sono iniziate le normali contrazioni del parto. 
Alle ore 12.30 mi hanno fatto la puntura che doveva accelerare il processo di nascita. 
Dopo qualche minuto il bambino dentro di me ha cominciato a muoversi così forte che pensavo potesse uscirmi dalla pancia... 
Ho pensato che forse questa puntura gli avesse fatto male, che forse non avrebbe visto la luce... non servì inoltre ad aiutarmi a partire, per niente.

dopo cercate 19

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