martedì 30 giugno 2020

12 PARALISI CEREBRALE CORAGGIO

...comincia dalle 11

siete stati separati per troppo tempo. 
Pensate a un altro bambino o dei bambini! A crescerli ed educarli. Questa crescerà tra di loro, non la abbandonate. Così tra qualche anno, non rimarrà sola a questo mondo!».
 Prima di andare via, mi sono quasi inginocchiata davanti a lui: le persone sagge muovono il mondo verso la luce! Siano benedette! 
È proprio questo il punto di forza per una famiglia con bambino malato di paralisi cerebrali: un altro o gli altri bambini sani. Questo passaggio lo ripeto e lo ripeterò tante volte nel mio libro: i nostri bambini malati vivono in un altro tempo, e noi vicino a loro, perdiamo il sentiero del tempo reale. 
Un bambino sano o dei bambini sani ci riportano al tempo reale, per lavorare e risolvere i problemi con saggezza. 
Forse questo è il posto dove devo scrivere che dall’esterno tutti i bambini si somigliano, nonostante i segni esterni della malattia. 
Quando si legge su Internet a proposito di questa malattia, questo non c’è scritto, perché i dottori scrivono di tutto, ma non scrivono con l’anima, perché per loro è solo un lavoro. Per noi, invece, questa è la nostra vita, la croce che portiamo sulle spalle, il dolore, e la gioia! Ecco alcuni concetti che è importante tenere presenti con questa malattia: • 
Microcefalia: cranio che non cresce normalmente, soprattutto sulla corona. • Crescita: i bambini rimangono piccoli, la maggior parte dei bambini e dei giovani che conosco hanno un fisico magro. 
Di recente ho incontrato giovani anche con questa diagnosi, ma con il corpo robusto, sembrano rimossi dalla “muffa”, possono avere qualche altro problema genetico... non so...


...dopo cercate 13....

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