venerdì 10 luglio 2020

61 PARALISI CEREBRALE CORAGGIO

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vi è stato dato qui sulla Terra. 
Per la maggior parte di noi umani la paura più grande è la morte, ma possiamo superarla con questo pensiero:
- la morte è inevitabile! 
Pensando e vivendo con questo pensiero, abbiamo risolto il problema. 
Quando i vostri familiari vi consigliano di abbandonare il vostro bambino malato, sicuramente è la paura che parla! 
Sì, hanno paura che in futuro si possano creare preoccupazioni, che possa essere un disturbo, che possa rovinare anche la loro pace e tranquillità. 
Ora io non voglio scrivere brutti pensieri, piuttosto parole per coloro che hanno vissuto questa situazione, che hanno bisogno di una parola gentile e la conferma di poter portare sulle spalle la pesante croce del destino. 
Vorrei aiutare tutte le famiglie che si prendono cura a casa dei loro cari parenti con paralisi cerebrale o per esempio con la sindrome di Down. 
Sarete benedetti e vivrete con pazienza, voi e i vostri pazienti, in questo pazzo mondo. 
Per il presente è valida quella fiaba che prima insegnavano in prima elementare, quella che racconta di quel solo bambino capace di vedere la verità. «Il re è nudo» diceva il bambino, mentre tutti ripetevano quello che dicevano gli altri, senza mettere nessuno il suo pensiero. 
Il tempo è così. 
Il mondo è cambiato.
La paura nel popolo è la politica migliore per il mondo. 
Non si vede la fine. 
Il mondo ha fretta ma verso la direzione opposta, o almeno io lo vedo così. 
Mi sembra che solo i nostri pazienti vanno avanti con il loro tempo! 

                                    Fede 

Per vincere la paura, serve fede!
 Vi auguro con tutto il cuore fede e amore! 
E non dimenticate la cosa principale: 
-dimenticare la paura, che impedisce ogni cosa!  I nostri angeli in corpi terreni sono sempre con noi. 
Ci aiutano con le loro anime amichevoli e sì, sono delicati. 
Credo che lo abbiate già imparato. 
Molte volte ho pensato: 
chi aiuterà noi e i nostri bambini affetti da paralisi cerebrale? 
Nostro Signore Gesù Cristo e la madre di Dio, Maria! 
Stiamo pregando e siamo in attesa di guarigione ma nel mentre penso che come nostro patrono dovremmo scegliere San Giorgio, perché ci proteggerà e ispirerà la nostra vittoria sulla malattia. 
Lui aveva forte spirito e voglia di vincere. 
Forse anche voi avete questa idea? 
Adesso torno nella casa, nella famiglia, nella nostra fortezza. 

                      Responsabilità 

Voglio che le mie parole le sentano e le leggano tutte le madri di bambini colpiti da paralisi cerebrale, dalla sindrome di Down, o da altre malattie cerebrali. 
Con loro siamo più che sorelle, perché abbiamo uguali pensieri, problemi e stessa vita quotidiana. 
Ho sempre fatto da sola con i lavori domestici. I genitori ci hanno aiutato in modo che fossimo sicuri di chi si trovava in casa. 
Ma i lavori erano sempre per me. 
Io uso il tempo per i lavori, per pensare a quello che sto per fare, ai progetti – quando ero un costruttore o avevo rapporti di lavoro – o quando avevo un’attività pubblica. 

                            Ordine 

Forse sapete già quanto questo sia importante. Quando le cose intorno a voi sono ordinate e pulite, il pensiero si esegue pulito, il lavoro è facile, il cervello lavora in modo produttivo. Questo l’ho scoperto da sola nelle lunghe ore a casa. 
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