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vi è stato dato qui sulla Terra.
Per la maggior parte di noi umani la paura più grande è la morte, ma possiamo superarla con questo pensiero:
- la morte è inevitabile!
Pensando e vivendo con questo pensiero, abbiamo risolto il problema.
Quando i vostri familiari vi consigliano di abbandonare il vostro bambino malato, sicuramente è la paura che parla!
Sì, hanno paura che in futuro si possano creare preoccupazioni, che possa essere un disturbo, che possa rovinare anche la loro pace e tranquillità.
Ora io non voglio scrivere brutti pensieri, piuttosto parole per coloro che hanno vissuto questa situazione, che hanno bisogno di una parola gentile e la conferma di poter portare sulle spalle la pesante croce del destino.
Vorrei aiutare tutte le famiglie che si prendono cura a casa dei loro cari parenti con paralisi cerebrale o per esempio con la sindrome di Down.
Sarete benedetti e vivrete con pazienza, voi e i vostri pazienti, in questo pazzo mondo.
Per il presente è valida quella fiaba che prima insegnavano in prima elementare, quella che racconta di quel solo bambino capace di vedere la verità. «Il re è nudo» diceva il bambino, mentre tutti ripetevano quello che dicevano gli altri, senza mettere nessuno il suo pensiero.
Il tempo è così.
Il mondo è cambiato.
La paura nel popolo è la politica migliore per il mondo.
Non si vede la fine.
Il mondo ha fretta ma verso la direzione opposta, o almeno io lo vedo così.
Mi sembra che solo i nostri pazienti vanno avanti con il loro tempo!
Fede
Per vincere la paura, serve fede!
Vi auguro con tutto il cuore fede e amore!
E non dimenticate la cosa principale:
-dimenticare la paura, che impedisce ogni cosa! I nostri angeli in corpi terreni sono sempre con noi.
Ci aiutano con le loro anime amichevoli e sì, sono delicati.
Credo che lo abbiate già imparato.
Molte volte ho pensato:
chi aiuterà noi e i nostri bambini affetti da paralisi cerebrale?
Nostro Signore Gesù Cristo e la madre di Dio, Maria!
Stiamo pregando e siamo in attesa di guarigione ma nel mentre penso che come nostro patrono dovremmo scegliere San Giorgio, perché ci proteggerà e ispirerà la nostra vittoria sulla malattia.
Lui aveva forte spirito e voglia di vincere.
Forse anche voi avete questa idea?
Adesso torno nella casa, nella famiglia, nella nostra fortezza.
Responsabilità
Voglio che le mie parole le sentano e le leggano tutte le madri di bambini colpiti da paralisi cerebrale, dalla sindrome di Down, o da altre malattie cerebrali.
Con loro siamo più che sorelle, perché abbiamo uguali pensieri, problemi e stessa vita quotidiana.
Ho sempre fatto da sola con i lavori domestici. I genitori ci hanno aiutato in modo che fossimo sicuri di chi si trovava in casa.
Ma i lavori erano sempre per me.
Io uso il tempo per i lavori, per pensare a quello che sto per fare, ai progetti – quando ero un costruttore o avevo rapporti di lavoro – o quando avevo un’attività pubblica.
Ordine
Forse sapete già quanto questo sia importante. Quando le cose intorno a voi sono ordinate e pulite, il pensiero si esegue pulito, il lavoro è facile, il cervello lavora in modo produttivo. Questo l’ho scoperto da sola nelle lunghe ore a casa.
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vi è stato dato qui sulla Terra.
Per la maggior parte di noi umani la paura più grande è la morte, ma possiamo superarla con questo pensiero:
- la morte è inevitabile!
Pensando e vivendo con questo pensiero, abbiamo risolto il problema.
Quando i vostri familiari vi consigliano di abbandonare il vostro bambino malato, sicuramente è la paura che parla!
Sì, hanno paura che in futuro si possano creare preoccupazioni, che possa essere un disturbo, che possa rovinare anche la loro pace e tranquillità.
Ora io non voglio scrivere brutti pensieri, piuttosto parole per coloro che hanno vissuto questa situazione, che hanno bisogno di una parola gentile e la conferma di poter portare sulle spalle la pesante croce del destino.
Vorrei aiutare tutte le famiglie che si prendono cura a casa dei loro cari parenti con paralisi cerebrale o per esempio con la sindrome di Down.
Sarete benedetti e vivrete con pazienza, voi e i vostri pazienti, in questo pazzo mondo.
Per il presente è valida quella fiaba che prima insegnavano in prima elementare, quella che racconta di quel solo bambino capace di vedere la verità. «Il re è nudo» diceva il bambino, mentre tutti ripetevano quello che dicevano gli altri, senza mettere nessuno il suo pensiero.
Il tempo è così.
Il mondo è cambiato.
La paura nel popolo è la politica migliore per il mondo.
Non si vede la fine.
Il mondo ha fretta ma verso la direzione opposta, o almeno io lo vedo così.
Mi sembra che solo i nostri pazienti vanno avanti con il loro tempo!
Fede
Per vincere la paura, serve fede!
Vi auguro con tutto il cuore fede e amore!
E non dimenticate la cosa principale:
-dimenticare la paura, che impedisce ogni cosa! I nostri angeli in corpi terreni sono sempre con noi.
Ci aiutano con le loro anime amichevoli e sì, sono delicati.
Credo che lo abbiate già imparato.
Molte volte ho pensato:
chi aiuterà noi e i nostri bambini affetti da paralisi cerebrale?
Nostro Signore Gesù Cristo e la madre di Dio, Maria!
Stiamo pregando e siamo in attesa di guarigione ma nel mentre penso che come nostro patrono dovremmo scegliere San Giorgio, perché ci proteggerà e ispirerà la nostra vittoria sulla malattia.
Lui aveva forte spirito e voglia di vincere.
Forse anche voi avete questa idea?
Adesso torno nella casa, nella famiglia, nella nostra fortezza.
Responsabilità
Voglio che le mie parole le sentano e le leggano tutte le madri di bambini colpiti da paralisi cerebrale, dalla sindrome di Down, o da altre malattie cerebrali.
Con loro siamo più che sorelle, perché abbiamo uguali pensieri, problemi e stessa vita quotidiana.
Ho sempre fatto da sola con i lavori domestici. I genitori ci hanno aiutato in modo che fossimo sicuri di chi si trovava in casa.
Ma i lavori erano sempre per me.
Io uso il tempo per i lavori, per pensare a quello che sto per fare, ai progetti – quando ero un costruttore o avevo rapporti di lavoro – o quando avevo un’attività pubblica.
Ordine
Forse sapete già quanto questo sia importante. Quando le cose intorno a voi sono ordinate e pulite, il pensiero si esegue pulito, il lavoro è facile, il cervello lavora in modo produttivo. Questo l’ho scoperto da sola nelle lunghe ore a casa.
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